Percorso

Le Catacombe 

Le Catacombe di Sant'Antioco - Uniche in Sardegna

Furono utilizzate dal IV al VII sec. dopo Cristo, situate al di sotto dell'attuale basilica Sant'Antioco Martire, da cui si dipartono seguendo cunicoli che furono ricavati unendo le tombe ipogeiche puniche della zona. Le catacombe consistono quindi di strutture preesistenti riadattate, diversamente da ciò che normalmente avviene per questo tipo di luoghi.         Sono le uniche in Sardegna....

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Per quanto riguarda la loro conformazione si è favoleggiato parecchio nella cultura popolare riguardo la loro sterminatezza, alcune leggende vogliono che una bambina vi si perse nel loro interno tornando alla luce con un ramoscello di arancio col quale si era cibata, altre addirittura vaneggiano sul fatto che portassero in Africa; la verità è che erano conformate in maniera abbastanza complessa tanto da far perdere l'orientamento per la loro forma labirintica. Gli ipogei erano infatti formati da diverse camere orientate tutte in direzioni diverse, guardando la pianta si può quindi capire come sono effettivamente. Constano di un ingresso di forma absidata (diametro 9,5m) con volta sorretta da 6 colonne, raggiungibile appunto dalla chiesa che porta a camere successive. Al centro dell'ingresso c'è il sarcofago che conteneva le spoglie di Sant'Antioco, ritrovate nel 1615. Sempre nell'ingresso c'è un altare ai due lati del quale vi sono due aperture che portano alle catacombe, l'apertura di sinistra fu occlusa già in antichità per motivi imprecisati. Dall'apertura di destra si accede alla cella retrosanctos, dove venivano sepolte le eminenze e personalità importanti, qui è presente un alta concentrazione di sepolture di diverse tipologie. Sulla sinistra si trovano ancora i resti delle decorazioni del IV secolo, procedendo dalla parte sinistra si accede a due ambienti successivi uno dei quali suddiviso da un tramezzo che separava le camere della tomba punica. Tornando nella prima di queste due stanze, passiamo per un corridoio-stanza che si ricollega anche con la prima stanza incontrata dopo l'ingresso. Anche questo corridoio contiene resti di decorazioni pittoriche e una scritta E VIBAS interpretata com IN PACE VIBAS ("che tu viva in pace"). Da questo ambiente si passa da altri due successivi l'ultimo dei quali è il luogo in cui per tradizione Antioco si recò a pregare aspettando i soldati romani, questo luogo ha un tipo sepolcrale a baldacchino con pilastri che sorreggono la volta,datata fra il V e il VI sec. d.C. di tipologia diversa dalle altre, ragione che portò alla denominazione popolare.
Al di sotto della chiesa c'è un altro nucleo catacombale, raggiungibile da un piccola gradinata posta vicino alla destra dell'ingresso della chiesa, si tratta di una piccola catacomba, costituita da due ipogei punici, con sarcofagi a cassone in tufo denominata di Santa Rosa, altra santa che si credeva martorizzata in Sardegna.
Sotto gli edifici di piazza parrocchia, è stata individuata un'altra unità catacombale, mentre all'inizio del secolo ne furono individuate altre due di origine ebraica (del IV sec.), alcuni resti delle quali sono oggi conservati nel museo, come la rappresentazione di un candelabro ebraico e iscrizioni ebraiche e latino antiche.